Equo appunti per la formazione

SAPIA …un cuore che nasce da una buccia di arancia

Elena e altri viaggiatori indipendenti della cooperativa la Rondine di Verona, il mese scorso hanno visitato uno dei nostri produttori colombiani, Sapia/Piel Acida, e ci hanno raccontato come è andata l’esperienza.

E’ l’8 agosto, solo poco più di un mese fa, e Ana viene a prenderci all’hotel per portarci a conoscere la sua organizzazione.

Piel Acida è il nome del piccolo laboratorio che nasce con lei nel 1997, da una idea decisamente innovativa: produrre articoli da regalo riciclando le bucce d’arancia scartate dalla venditrici di succo d’arancia che a decine si trovano negli angoli delle strade di Bogotà
Ana è una donnina piccola e minuta con un bel sorriso e occhi che esprimono fin dal primo approccio tutto la sua intelligenza e arguzia.

Ana era un medico e un pò per gioco e un pò per la sua passione fin da quando era adolescente di creare cose con le proprie mani, si è trovata a capo di quella che oggi è una piccola impresa colombiana che ha sede a Bogotà.

La grande capitale della Colombia, con i suoi 8 milioni di abitanti (quasi il doppio degli abitanti dell’intera regione del Veneto), è una delle capitali più alte al mondo, si trova infatti sulla Savana di Bogotà, su un altipiano a 2600 metri sul livello del mare e si estende per circa 1700 km2.

Ana ci racconta che l’idea di creare oggetti con la buccia di arancia le venne ad una fiera, quando vide delle scatole artigianali provenienti dall’Uruguay realizzate con questo materiale che trovò molto originale e facilmente reperibile. Così iniziò a produrre prima fiori e poi piano piano grazie alla sua fantasia, bellissimi pupazzetti, angeli, matite e tutto ciò che nel corso degli anni è riuscita ad inventare, a modellare, ad incrociare con altri materiali naturali come il mais, la tagua, il cotone, il legno, il fil di ferro …
I prodotti in buccia d’arancia ebbero molto successo ed appena i volumi cominciarono a crescere, Ana coinvolse Javier, un amico ingegnere, per dare una mano nello sviluppo dell’impresa, ufficialmente registrata nel 2000.

Due anni dopo ad una fiera in Germania hanno conosciuto il commercio equo e solidale ed alcune organizzazioni importatrici fra cui l’italiana altraQualità e la tedesca Contigo: iniziarono le esportazioni verso l’Europa e il lavoro aumentò.

Dal 2009 Piel Acida è evoluta in Sapia, grazie alla fusione con Salvarte, una piccola impresa bogoteña con i suoi laboratori, unendo l’esperienza dell’esportazione di Piel Acida con l’esperienza di vendita sul territorio di Salvarte, grazie anche ad alcune botteghe proprie che hanno sede a Bogotà.

Il nuovo nome combina porzioni di nome delle due differenti organizzazioni.

Sapia impiega direttamente 35 dipendenti e circa 40 artigiani indipendenti, fra cui alcuni che hanno dei veri e propri laboratori con persone che lavorano per loro.

I settori di lavoro sono i più diversi, dalla bigiotteria in tagua, ai pupazzetti con la buccia di arancia, ai giochi in stoffa, alle borse di riciclo della camere d’aria degli autobus e delle auto di Bogotà…

Andiamo a visitare la sede e le artigiane che lavorano lì, oltre alle 7/8 persone che si occupano dell’amministrazione.

E’ Ana che ha formato quasi tutti gli artigiani che lavorano per loro, una delle prime persone assunte è stata la sua segretaria dell’ambulatorio di quando lei era medico omeopata. Le altre persone sono arrivate piano piano spessissimo amici, conoscenti, figli di altri che hanno iniziato a lavorare lì.

Conosciamo anche una mamma ed una figlia. Quasi tutte le artigiane lavorano da diversi anni in modo continuativo, alcune da 7 – da 9, da 12 anni.

Grossa parte del lavoro viene fatto presso il magazzino della sede, però le artigiane lavorano anche a casa per la composizione dei prodotti (per esempio la bigiotteria di tagua) e poi si recano alla sede per confezionarli, inserire il materiale informativo ecc.

Chiacchieriamo un pò con loro, beviamo qualcosa insieme e rispondiamo alle reciproche curiosità.

La curiosità più grande sembra essere quella di sapere se 3 quarantenni come noi, single, non hanno voglia di avere figli. Sì certo perchè il partner è un pò secondario però i figli … !! Tutte ne hanno, anche se molte di loro sono separate. Alla nostra di curiosità se questi mariti vedono i loro figli e ne sentono la mancanza … ridono abbondantemente “Mancanza di che? Dei figli? Gli uomini colombiani?”. Si crea un bel clima allegro, fra un “tinto”(caffè colombiano), una bevanda e un biscotto …

Ana poi ci porta dall’altra parte della città in quartiere a sud di Bogotà, a visitare il laboratorio di Dona Rosa (Manifactura Ariza, ndr).

Il laboratorio e la casa di donna Rosa sono in un quartiere piuttosto povero della capitale, ad un’ora di macchina dalla sede di Sapia. Bogotà è divisa in 1000 quartieri, suddivisi per reddito e contraddistinti con un numero da 0 a 6. Un barrio 0 per esempio è abitato da gente molto povera che paga tasse molto basse, al contrario in un barrio 6 vivono persone con redditi maggiori e tasse più alte.

Donna Rosa. che ha una casa di proprietà e un laboratorio in un barrio 2, un tempo era operaia presso un’impresa di pelletteria. Ora è una piccola imprenditrice e la sua qualità di vita è aumentata abbastanza da quando lavora per Sapia. I maggiori volumi li produce per Sapia però vende prodotti anche per ad altre aziende. In questo momento le 4/5 persone che lavorano nel suo laboratorio stanno producendo 5000 portabottiglie in ecopelle per una ditta di liquori, riutilizzando cartoni pubblicitari di scarto di alcune aziende.

Per il commercio equo lei solitamente produce borse in pelle, stoffa e da poco sta iniziando anche con il riciclo delle camere d’aria delle gomme dei camion e delle auto.

Le vendite attraverso il commercio equo e solidale le hanno permesso di crescere e di dare lavoro anche ad altre persone, ci sono amici, ci sono donne sole con famiglia a cui lei vorrebbe sempre riuscire a fornire lavoro …”questo è quello che mi importa e che ho a cuore …”

Al grande stand di Equa Verona all’interno della manifestazione Naturalmente Verona del 1 e 2 ottobre, saranno presenti i prodotti di Sapia: bigiotteria in tagua colorata*, pupazzetti e angioletti fatti con la buccia d’arancia, il mais, matite con cappelli interscambiabili …e potrete visionare fotografie di viaggio e dei produttori Colombiani a cura di un nostro volontario fotoamatore.

I prodotti sono reperibili comunque presso le nostre Botteghe del mondo.